• Alcalino

L’organismo, per funzionare bene, deve avere un grado di acidità compreso tra 7,1 e 7,5. Certi alimenti alterano tale parametro rendendolo troppo acido e, dunque, provocando un malessere psicofisico, abbassando le difese immunitarie, incluso il sovrappeso. Ecco perchè un’alimentazione alcalina è utile se si vuole perdere peso.

Gli alimenti alcalini sono soprattutto di origine vegetale, come verdure, specie a foglia verde (spinaci, bietole, broccoli, cavolfiori, sedano), cetrioli, cipolle, tuberi (carote, zucche, patate), alcuni frutti e i cereali integrali.

  • Basale

Per metabolismo basale si intende il dispendio energetico a riposo, ossia l’energia impiegata per mantenere le funzioni vitali. Questo metabolismo copre il 60/70% del consumo calorico giornaliero. Non tutti hanno lo stesso metabolismo basale: negli uomini è più alto che nelle donne, grazie alla maggior massa muscolare, così come anche nei giovani.

Una dieta ipocalorica non dovrebbe mai prevedere un numero di calorie inferiori a quelle necessarie al metabolismo basale, per non innescare meccanismi pericolosi per l’organismo.

  • Carboidrati

I carboidrati sono nutrienti preziosi perchè offrono carburante di prima qualità. E’ vero però che non tutti i carboidrati sono uguali.. Ci sono quelli semplici e quelli complessi, quelli a lento e rapido rilascio. E ci sono quelli sfavorevoli e favorevoli.

I primi (carote, patate, legumi, dolci…) hanno un alto carico glicemico inducendo il pancreas a produrre molta insulina, ma ciò genera la così detta Ipoglicemia di Rimbalzo, cioè un calo degli zuccheri che scatena i morsi della fame. Quindi vanno preferiti tutti i carboidrati favorevoli, ovvero quasi tutti i tipi di verdura, l’avena e la frutta non zuccherina, che hanno un basso carico glicemico.

  • Chetogenesi

Si tratta di una particolare via metabolica, che viene attivata quando i carboidrati mancano e, quindi, si rimane a corto di energia. Così, nel tentativo di trovare un altro carburate, l’organismo utilizza gli acidi grassi: durante questo processo, vengono prodotti i corpi chetonici, una “benzina” molto potente.

La chetogenesi è un’alleata del dimagrimento, perchè è una via che il corpo non utilizza normalmente, per cui già il solo fatto di attivarla brucia molte calorie al giorno. Inoltre, i corpi chetonici esercitano un’azione diretta sull’ipotalamo, dove inibiscono l’attività del centro della fame. Bisogna, però, fare attenzione poichè sono delle scorie, che possono anche creare un’intossicazione.

  • Flexitarianismo

E’ un’alimentazione semivegetariana: chi la segue mangia soprattutto ortaggi, cereali, legumi e semi, ma può anche consumare carne e pesce, purchè in quantità limitate.

Basandosi quasi solo sul consumo di vegetali, il flexitarianismo regala all’organismo una quota abbondante di fibre, che migliorano transito intestinale e controllo glicemico.

  • Indice glicemico

Chiamato anche Ig. è il numero che esprime l’aumento della glicemia (quantità di zuccheri nel sangue) in seguito al consumo di un cibo che contiene carboidrati. Gli alimenti basso indice glicemico (come pasta di grano al dente, grano saraceno, piselli, mele) rilasciano i carboidrati molto lentamente e non provocano il picco glicemico, mentre quelli ad alto Ig (miele, dolci, patate fritte, zucca) possono determinare un rapido aumento dei livelli di glucosio nel sangue

Chi vuole perdere peso deve preferire i cibi a basso Ig. Infatti, più è bassa la glicemia, minore è anche l’insulina, l’ormone che permette al glucosio presente nel sangue di entrare nelle cellule. E’ chiamato anche ormone dell’accumulo e dell’appetito perchè comporta un aumento della fame e del peso. Inoltre, meno rimane nel sangue e più viene prodotto il glucagone, l’ ormone che, al contrario, stimola il dimagrimento.

  • Lowcarb

Si tratta di diete a basso contenuto di carboidrati, come la Atkins e l’iperproteica.

Ridurre l’apporto di questi nutrienti significa innescare la chetogenesi, meccanismo che favorisce il dimagrimento. Tuttavia, vuol dire anche favorire la produzione di corpi chetonici, ossia scorie che possono causare nausea, affaticamento del fegato, impoverimento dell’osso.

  • Metabolismo

E’ il complesso delle reazioni chimiche e fisiche che avvengono nell’organismo, fondamentali per svolgere le sue funzioni vitali. Per aumentare il metabolismo e, dunque, e il dispendio energetico è importante muoversi: più sport si pratica più il metabolismo aumenta, più il corpo brucia grassi.

Esistono siete specifiche che puntano a riattivare il metabolismo, ma vanno però adattate dal nutrizionista sulla base delle caratteristiche delle persone.

  • Probiotici

Si tratta di integratori contenenti batteri vivi protettivi che hanno la funzione di riequilibrare il microbiota intestinale. La flora batterica intestinale è un ecosistema complesso che comprende batteri ad azione protettiva e batteri ad azione nociva. Ebbene, i probiotici accrescono la popolazione dei primi e ridimensionano quella dei secondi.

  • Prebiotici

Sono sostanze che, presenti nel cibo non vengono assorbite dall’organismo, ma sono utilizzate dalla flora intestinale. In pratica, non vengono digeriti e arrivano nel colon, dove sono fermentati dal microbiota locale. Derivano soprattutto dalle fibre e si trovano in alimento come la soia, avena, porro, aglio, asparagi, carciofi, cicoria, banane, miele, germe di grano, fagioli.

Anch’essi sono utili in chiave snellente, perchè aiutano a sentirsi sazi e favoriscono un buon controllo della glicemia.

  • Raw food

Vuol dire ” cibo crudo “. Essere crudisti significa consumare solo alimenti che non abbiano ricevuto trattamenti termici per la preparazione (cottura) e per la conservazione (pastorizzazione, sterilizzazione, congelazione). Secondo i suoi sostenitori, il regime crudista è più naturale e rispettoso del corpo, specie dell’ apparato digerente.