Quando ci si allena si pensa a molti gruppi muscolari, ma non ci si ricorda quasi mai di allenare i piedi. Eppure, anche le estremità inferiori del nostro corpo hanno bisogno di essere allenare infatti, mantenere piedi forti e flessibili, può aiutare a ridurre il dolore ai piedi stessi e alle caviglie, ad alleviare l’indolenzimento muscolare e si, mantenere in buona salute i nostri piedi, ci aiuta anche a contrastare la ritenzione idrica.

Sotto ai nostri piedi c’è una fitta rete di capillari chiamatasoletta di layers. Da li parte tutta la nostra microcircolazione.
Quindi se non stimoliamo e curiamo i nostri piedi rischiamo di mandare in tilt il sistema capillare.
Inoltre i piedi sono ricchi di muscoli che sorreggono tutto il peso del nostro corpo, così sono sempre contratti e affaticati. Ciò può portare a serie problematiche ostacolando la nostra rete di capillari podalici o ostruendo la micro circolazione.

Risultato?
– Gambe gonfie
– Ritenzione idrica
– Piedi freddi
– Dolore al tatto
– Culotte de cheval

Ma focalizziamo la nostra attenzione sulla ritenzione idrica.

In medicina il termine “RITENZIONE IDRICA” serve ad indicare la tendenza a trattenere liquidi nell’organismo. Il ristagno di questi liquidi è generalmente maggiore nelle zone predisposte all’accumulo di grasso (cosce, addome e glutei). Il segno principale della ritenzione idrica è l’edema, visibile come un anomalo rigonfiamento o gonfiore generalizzato nella parte colpita. A causa dell’alterata circolazione venosa e linfatica, insieme a questi liquidi, ristagnano anche numerose tossine che alterano un metabolismo cellulare già compromesso dal ridotto apporti di ossigeno e nutrienti.

Proprio per la sua notevole diffusione, la ritenzione idrica è un problema molto sentito, ma sopravalutato. Molte donne, infatti, attribuiscono erroneamente alla ritenzione idrica il proprio sovrappeso ignorando che, in assenza di patologie importanti, il contributo della ritenzione idrica sull’aumento di peso è marginale. Invece è vero il discorso inverso e cioè…il sovrappeso contribuisce a rallentare la diuresi e quindi a favorire la ritenzione idrica.

Vediamo quali sono le cause che portano alla ritenzione idrica:

  • Dieta : tutti noi abbiamo bisogno di assumere sodio, poiché questo svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della pressione sanguigna e nei livelli di liquidi, tuttavia, ne occorre una piccola quantità. Se vi è un consumo elevato, il nostro corpo comincerà a trattenere l’acqua, all’origine della ritenzione idrica. Si ricorda che il sale da tavola è una delle principali fonti di sodio, ma lo si assume anche da cibi processati come la carne lavorata, cracker, patatine, minestre, verdure in scatola e persino bibite analcoliche.
  • Stile di vita sedentario: la gravità tende a portare il sangue nelle parti basse del corpo. Questo aumenta la pressione all’interno dei vasi sanguigni delle gambe e dei piedi, causando una fuoriuscita di fluidi nei tessuti. Stare seduti o in piedi troppo a lungo può determinare una ritenzione di liquido nei tessuti. Se si deve stare molto in piedi per lavoro, a fine giornata potrebbe notarsi un gonfiore alle gambe e alle caviglie. É anche molto comune che avvenga dopo un lungo periodo in aereo. La chiave è incrementare il movimento.
  • Ormoni: il gonfiore è tipico del periodo premestruale ma, di solito, questa condizione sparisce dopo qualche giorno. Anche gli ormoni utilizzati, come gli anticoncezionali o nelle terapie sostitutive possono causare ritenzione idrica.
  • Farmaci: molti farmaci hanno tra i loro effetti collaterali la ritenzione idrica. Questi comprendono: medicinali per la pressione alta (antiipertensivi), analgesici noti come FANS, (compreso l’ibuprofene), antidepressivi e chemioterapici. Se tali medicinali dovessero causare importanti problemi di ritenzione idrica, è necessario rivolgersi al proprio medico, per modificare eventualmente la terapia.
  • Disturbi cardiaci: un cuore debole non è in grado di pompare efficacemente il sangue. Questo può causare ritenzione idrica con conseguente rigonfiamento delle gambe e dell’addome.
  • Disturbi venosi: se le valvole all’interno dei vasi non si chiudono come dovrebbero, il risultato è che il sangue tornerà al cuore con difficoltà, questo può causare gonfiore alle gambe. Altri sintomi comprendono: gambe doloranti, vene varicose, cambiamenti nel colore della pelle, eruzioni cutanee, ulcere alla pelle.

In linea generale, per combattere la ritenzione idrica possono essere utili:

  • Attività fisica regolare
  • Dieta a basso contenuto di sale
  • Bere molto
  • Assumere diuretici o altri farmaci
  • Integratori (calcio, magnesio e manganese)
  • Calze elastiche
  • Lavoro podalico

Ecco qualche esercizio da eseguire almeno tre volte a settimana, ma anche ogni giorno…
1. A piedi scalzi, pianta a terra sollevate e abbassate ripetutamente tutte e dieci le dita dei piedi. Il vostro dito mignolo deve salire tanto quanto l’alluce. Questo esercizio rafforza i muscoli anteriori della gamba inferiore (tibia), i muscoli dorsali del piede (lombricali), così come le dita dei piedi;
2. Ora pianta e terra e iniziate con tutte e dieci le dita alzate, cercate di mandare giù solo gli alluci a toccare il pavimento, ripetete più volte consecutivamente. Questo esercizio serve a sviluppare le connessioni neuromuscolari;
3. Aiutatevi con un panno, stendetelo sul pavimento e poi cercate di afferrarlo lavorando con le dita dei piedi. Questo esercizio è molto utile a sviluppare la propriocettività e stimola tutta la muscolatura dell’arcata plantare.
4. Sedersi su una sedia con la schiena dritta e i piedi appoggiati delicatamente sul pavimento.
Allargare le dita dei piedi il più possibile. Mantenere la posizione per cinque secondi. Ripetere 10 volte.